domenica 17 aprile 2016

Una notte con la regina

"Una notte con la Regina" (a Royal Night Out) di Julian Jarrold. Con Sarah Gadon, Bel Powley, Jack Reynor, Rupert Everett, Emily Watson e altri. Gran Bretagna 2015 ★★★
A lenire l'irritazione causata da Cowspiracy ha provveduto preventivamente la visione, qualche ora prima, di questo film leggero, aggraziato, che qualcuno ha definito disneyano e invece è molto inglese, una favola con un tocco di vauedeville sulla Royal Family che, oltre a essere la massima istituzione britannica, ne è anche il prodotto d'esportazione di maggior successo. Siamo a Londra nella notte tra il 7 e 8 maggio del 1945, e alla mezzanotte in punto è fissata la fine dello stato di guerra che ha visto sconfitta la Germania nazista e a quell'ora raggiungeranno il culmine i festeggiamenti da parte della cittadinanza che attende con impazienza il discorso di Giorgio VI (quello stesso del film con Colin Firth). Mentre il re, assistito dalla moglie, sta esercitandosi a pronunciarlo vincendo la propria balbuzie, le due figlie riescono a convincerlo a contraddire la severa madre e concedere loro il permesso di partecipare ai festeggiamenti ufficiali che si tengono all'Hotel Ritz, a patto che rientrino per l'una e che vengano scortate, sotto strettissima sorveglianza, da due ufficiali dell'esercito di assoluta fiducia. Il fatto è realmente accaduto, ma nella pellicola è lo spunto per dare la stura a una vicenda inventata, rocambolesca e piena di brio, ricca di battute divertenti a mai volgari, che vede protagoniste le due ragazze, Lillibet, com'era chiamata in famiglia l'attuale sovrana e Margaret, la più giovane e "scapestrata", 19 e 14 anni ai tempi nella realtà e 21 e 16 nella finzione, con la prima che, eludendo a sua volta la sorveglianza della scorta, e aiutata da un aviere degradato incontrato su un autobus che ha dovuto prendere per caso, si mette all'inseguimento, della sorella minore che si è dileguata dal noiosissimo ricevimento nell'albergo assieme a un ufficiale donnaiolo che la porta in un locale da ballo postribolare: ne succedono di tutti i colori, con una serie di equivoci a catena, resi particolarmente gustosi dalla pressoché totale sprovvedutezza delle due ragazze riguardo alla vita fuori da Buckingham Palace, e che culminano con il trionfale ingresso del proprietario e manager del bordello, l'unico che dimostra di avere perfettamente il dominio della situazione, insieme alla sua squadra di puttane, al Ritz, dove riporta sane e salve senza che sia stato loro torto un capello, le Altezze Reali, e tutto finì in gloria. Piacevole, ben sceneggiato, ironico, e allegro: niente di che ma quanto basta per rilassarsi e sorridere, ideale antidoto per la gnàgnera e prevenire l'orchite causata dalla visione di film più sgradevoli. 

Nessun commento:

Posta un commento