giovedì 17 novembre 2016

Wunderkammer Soap #4_Edoardo II


"Wunderkammer Soap #4_Edoardo II" di Ricci/Forte (drammaturgia), regìa di Stefano Ricci; direzione tecnica di Danilo Quattrociocchi, assistente alla regìa Stéphane Pisani. Con Ramona Genna, Anna Gualdo, Liliana Laera. Una coproduzione Ricci/Forte-Romaeuropa festival 2011. Al Palamostre di Udine per CSS, Teatro stabile di innovazione del FVG, fino al 19 novembre
Torna a Udine anche per questa stagione il duo Ricci/Forte presentando un'altra performance nel loro inconfondibile stile: azioni in cui un gruppo limitato di spettatori (non più di venti) viene introdotto in uno spazio chiuso (nella fattiscpecie la Sala Carmelo Bene, nel ridotto del teatro Palamostre del capoluogo friulano) a stretto contatto con gli attori, in questo caso tre interpreti del gruppo che lavora con la coppia in questione, in una sorta di scantinato con il pavimento ricoperto di pietre e cemento, intente a lavare dei collant. Sono tre donne, che indossano indumenti intimi maschili anni Sessanta, canotta e mutande bianche a costine, coi seni strettamente fasciati e occultati, che impersonano tre aspetti dell'Isabella moglie dell'Edorado II di Marlowe la quale viene frustrata nel suo tentativo di contrastare l'amore esclusivo e autosufficiente del suo sposo con Gaveston, che dei suoi mezzi di seduzione da soap opera non sa che farsene, scatenando così il suo istinto vendicativo e assassino a cui il  successivo senso di colpa non può ormai porre rimedio. Stacchi musicali ossessivi, stranianti ma estremamente calibrati, voce narrante robotica, che può ricordare quella dei Kraftwerk, a elencare lo squallore quotidiano che fa da sfondo alle fantasie di amori che scoppiano in coda alle casse dell'IKEA odorando di illusioni, finendo per stabilizzarsi in matrimoni che sono promesse di compromessi: frammenti della tragedia di Marlowe che si combinano con schegge di attualità in una rappresentazione che è fisica, fatta di sensazioni percepibili (l'umidità fredda che emana dalle catinelle d'acqua e dalle calze messe ad asciugare; l'urticante polvere dei calcinacci; l'odore della compensatoria e consolatoria Nutella, unica controindicazione la linea corporea, di cui si cibano le tre versioni di Isabella). Teatro coinvolgente, viscerale; sperimentale, certo; pieno di riferimenti ma immediatamente percepibile nei suoi intenti, in grado di raggiungere senza mediazioni chi è disposto a lasciarsi coinvolgere: è questo che fanno Ricci/Forte e gli attori che lavorano con loro, e ci riescono molto bene. 

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