venerdì 5 febbraio 2016

Dimmi con chi vai...

Matteo Renzi con l'amico e presidente egiziano Abd al-Fattah Al-Sisi a Sharm el Sheikh, marzo 2015
Da un'intervista rilasciata da Matteo Renzi all'emittente qatariota Al Jazeera nel luglio del 2015. Qui il video integrale nel suo immaginifico inglese
Leggo oggi sul sito on line de La Stampa (e viene strombazzato da tutti i GR e TG nazionali da ieri sera) che a proposito del ritrovamento del cadavere seviziato del giovane ricercatore e giornalista Giulio Reggeni il presidente del Consiglio Matteo Renzi "alza la voce" col presidente egiziano Al Sisi; insomma batte, come si usa dire, energicamente "i pugni sul tavolo" e in una concitata telefonata che avrebbe avuto luogo ieri pomeriggio chiarisce che "l'Italia rinnova la richiesta alle autorità egiziane di avviare immediatamente un'indagine congiunta con la partecipazione di esperti italiani" (una garanzia, visti precedenti come i casi Cucchi, Aldovrandi e Uva) aggiungendo la domanda che il corpo del ragazzo "sia al più presto rimpatriato in italia". Bene. Mi auguro soltanto che abbia la decenza di non presentarsi in Friuli alle esequie, dato che è lo stesso personaggio che in occasione del Forum economico di Sharm el Sheikh del marzo scorso ebbe modo di fare le seguenti dichiarazioni, riportate ai tempi da Repubblica, che certo non è un giornale che gli sia ostile. Magari qualcuno, oltre a me, potrebbe ricordarsene... La leadership di al-Sisi. Il premier ha aggiunto di apprezzare "la leadership di Abdel Fattah Al-Sisi. Questo vale anche per la crisi libica e siriana". Su al-Sisi ha proseguito: "Sosteniamo la sua visione, la sua lotta alla corruzione e il suo lavoro per la stabilità. L'Egitto può andare avanti in un processo di consolidamento istituzionale. L'Egitto affronta le crescenti minacce del terrorismo, rimanendo attaccati al rispetto della libertà. La stabilità dell'Egitto è la nostra stabilità, non soltanto per questa area del mondo. Apprezziamo la leadership e la sagezza di al-Sisi, soprattutto per quanto riguarda la Libia. Rinnovo l'impegno dell'Italia a lavorare con lei per portare avanti una soluzione alla crisi siriana e alla crisi libica". "La nostra amicizia è diventata la nostra partnership anche per l'economia - ha proseguito il premier italiano - l'Italia svolge un ruolo importante per l'Egitto nell'energia, nei trasporti, nel petrolchimico, nel sistema bancario. Ora è giunto il momento che la nostra presenza aumenti sia in termini quantitativi sia in termini qualitativi. Per questo dobbiamo combattere insieme contro i rischi dell'instabilità".  Renzi ha invitato al-Sisi in Italia per l'Expo 2015 e per la "discussione cruciale" sul futuro di quest'area. La minaccia terrorista. Il premier ha voluto "rinnovare l'impegno" a lavorare con le autorità del Cairo a tutti i livelli, in particolare nell'affrontare la comune minaccia del terrorismo. Quello in corso, secondo Renzi, "non è uno scontro di civiltà, ma la lotta del mondo civilizzato contro pochi estremisti che nulla hanno a che fare con la religione". In questo senso, il presidente del Consiglio ha ribadito che la necessità di trovare "insieme" una soluzione alle crisi in Siria e in Libia.: "Non c'è uno scontro di civiltà", per Renzi gli estremisti non rappresentano il mondo musulmano. "Il messaggio è che siamo forti, siamo più forti di loro, risoluti nel varare un luogo di pace, di libertà e prosperità per tutti. Questo è il messaggio di Sharm el-Sheikh", ha concluso.

1 commento:

  1. "Il messaggio è che siamo forti, siamo più forti di loro, risoluti nel varare un luogo di pace, di libertà e prosperità per tutti. Questo è il messaggio di Sharm el-Sheikh"

    E' una dichiarazione di guerra, dove il "siamo più forti di loro", rivolto contro pochi estremisti che nulla hanno a che fare con la religione, è per noi, tutti, chiunque osi anche solo pensare di andare contro loro, cioè i gestori locali degli interessi economico-finanziari nazionali e d'oltre oceano.
    Loro sono chi decide per tutti, noi quelli che devono obbedire sorridendo...
    Guerra per interessi contrapposti.

    RispondiElimina