mercoledì 30 settembre 2015

TTIP: With a Little Help of Our Friends...





"Il giornale è la preghiera del mattino dell'uomo moderno", come diceva Hegel, e come da inveterata abitudine non mi vi sono sottratto nemmeno oggi, nonostante il ribrezzo che mi suscita la stampa italiana nel suo complesso: ma qualcosa si salva. Ad esempio, il "Fatto Quotidiano", dove trovo la chicca di cui sopra, a firma di Marco Palombi, e leggendola ho subito percepito una strana sensazione di déjà lu o entendu. Escluso che la notizia sia stata pubblicata o diffusa sui media mainstream, non mi sono nemmeno curato di verificare la sua esistenza sulle pagine on line dei quotidiani di regime, ma mi sono rivolto direttamente alla fonte: il quotidiano greco Ekathimerini, peraltro di orientamento conservatore, che ha anche un'edizione in inglese. Certamente non l'ho trovata lì. Ma allora dove ho letto o sentito qualcosa del genere in tempi non sospetti? Orpo, ma l'ho scritto io, e non tre giorni dopo il famigerato accordo, in luglio, tra Grecia e Troika, ma due giorni prima. Ora: ho sempre pensato che la modestia sia la virtù degli imbecilli e di conseguenza ho una stima di me stesso che rasenta il narcisismo, però non mi sono mai ritenuto un esperto di cose economiche né la politica è il mio mestiere, tantomeno sono un veggente e neppure tendo al complottismo, ma mi limito ad avere una decente cultura storico-geografica, spesso corroborata dalla conoscenza diretta dei luoghi di cui parlo per averli perlomeno visitati, e a tenermi mediamente informato. Quindi mi chiedo: ci voleva tanto ad arrivarci o almeno a nutrire qualche sospetto in proposito? Come per esempio sul "Caso Volkswagen", scoppiato, guarda caso, negli USA? No: basta un minimo di buon senso e spirito di osservazione. Che non ha bisogno di lauree, cariche istituzionali e meno che mai tessere di ordini professionali ed è completamente gratuita. Certo: il cervello, se lo si ha, tocca anche usarlo. 

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