giovedì 25 giugno 2015

Buddhismo da Expo: la notte del macaco


Una bolgia umana o, meglio  di mutanti, traffico impazzito, macchine, moto, scooter, biciclette, e non mancavano carrozzine con tanto di pargoli atterriti a intasare tutta la zona dei Navigli peggio che in un fine settimana estivo quando "i vegn giò cunt la piena", fino alla circonvallazione interna. Alla faccia della "serata magica" presentata così: "uno spettacolo suggestivo e dall'alto valore simbolico, una comunione d'intenti e di speranza per il futuro della città: è anche questo il significato della coreografica Notte delle Lanterne, che si terrà alle 21 di mercoledì 24 giugno nel contesto della rinnovata Darsena dei Navigli a Milano. Un modo per affidare all'acqua, simbolo concreto del continuo divenire, i pensieri scritti su biglietti di carta biodegradabile e affidati a oltre mille lanterne galleggianti. Con il sopraggiungere del buio le lanterne, illuminate da un lumino all’interno, verranno rilasciate sull’acqua del Naviglio e seguiranno dieci minuti di silenzio. Una partenza emblema delle speranze legate alla pace e a un futuro di realizzazione in un avvenire più consapevole e sostenibile per tutti. L'evento è organizzato da #Urbanzen #Bpeace insieme a UBI (Unione Buddhista Italiana) e le comunità buddhiste di Milano. L’evento vuole proporsi come appuntamento annuale ripetuto nel mese di giugno con il nome di : #La Notte delle Lanterne a Milano". Circa ottantamila persone avevano aderito al demenziale happening, richiamo irresistibile per il milanesoide-tipo, attrattovi come uno sciame di mosche da una boàssa, e attraverso i "social media" il contagio ha raggiunto ogni parte della città col risultato di cui sopra, con un intasamento mai visto prima in una zona già devastata dal cretinismo modaiolo di massa che stavolta ha colpito più duramente del solito. Peccato non si trattasse di lemming...

4 commenti:

  1. Ho letto la presentazione dell' "evento" qualche giorno fa e m'era venuta (solo per un attimo) la tentazione di imbracciare il fucile per le seguenti e simultanee considerazioni:
    1. la coincidenza (non casuale) della data con quella di per sé ibrida della "notte di San Giovanni", cioè dei "fuochi di San Giovanni", ricorrenza dalle origini incerte che risale alla notte dei tempi 8pagani) e come altre "cristianizzata" così da seppellirne il senso originale
    2. essendo il buddismo occidentale una bottega che commercia pace universale e santificazione quotidiana su vasta scala, come poteva l'UBI (Unione Buddhista Italiana), assimilatasi da sola alle altre chiese nazionali per avere diritto al suo 5 X mille, non promuovere un "evento" inventato per l'Expo rifilando un po' di fuffa induista (con fuochi di San Giovanni) che (chissà perché) dovrebbe da ieri sera diventare una celebrazione annuale milanese?
    3. forse la diocesi milanese avrà prtotestato che almeno una processioncina candelora l'avrebbero potuta fare pure loro (e chissà che non arrivi per Ferragosto), che la bottega della fede è sempre bipartisan e anche tripartisan o quadripartisan, e forse chissà: ci piace tanto il buddismo perché ha preti e santi più di manica larga e risolvendosi alla fine sempre e solo sul piano individuale, ognuno si cuce addosso il suo buddhismo personale e tutti son contenti di sentirsi di quando in quando "spirituali" e "credenti" in qualcosa, ma senza obblighi morali né disdegno della palanca che, come ci è noto, in un mondo (in un paese) che campa sull'ambiguità sempre in bilico fra sacro e profano, vale sempre quel sacro motto patrio del "Franza o Spagna, purché se magna..."

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  2. Magari ci fosse ancora una scelta tra Franza o Spagna (e, meglio ancora, Austria): nel dominio del cretinismo globalizzato impazza l'Ammeriga...

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    1. Vediamo di non essere sempre così parziali.
      Ammericrazia o Eurocrazia, purché sia sul piatto anche la pensione di tua zia?

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  3. Io non sono "parziale", bensì dichiaratamente e orgogliosamente fazioso!

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