martedì 17 marzo 2015

Snowden's Great Escape / L'amico americano

"Snowden's Great Escape" di John Goetz, Poul-Erik Heilbuth. Con Edward Snowden, Sarah Harrison, Julian Assange, Glenn Greenwald, Ewen MacAskill, Michael Hayden, Robert Tibbo. Danimarca 2014 ★★★★★
Posso solo raccomandare la visione di questo eccezionale documento giornalistico che ricostruisce, sulla base delle testimonianze dei protagonisti, la fuga di Edward Snowden, l'ex analista della NSA (National Security Agency), da Hong Kong, dov'era nascosto e da dove aveva diffuso le prove dei sistemi di raccolta d'informazione banditeschi da parte delle agenzie di intelligence USA in tutto il mondo: vicenda avvenuta all'inizio dell'estate di due anni fa, raccontata in modo avvincente, all'altezza dei migliori film di spionaggio e che potete trovare qui. Nella storia della caccia all'uomo, da parte di poteri occulti e al di fuori da qualsiasi controllo, nei confronti di questo vero e proprio eroe della libertà e della democrazia, a colpire non è tanto il comportamento persecutorio del governo USA, quanto il servilismo europeo. Nulla di nuovo per chi non si fodera gli occhi di prosciutto, ma che potrebbe contribuire ad aprirli a coloro che si fanno intortare dalla retorica di un'Europa, e segnatamente un'UE, alternativa all'amico americano. Pura chimera. Non lo è dal 1945, con l'occupazione militare del settore occidentale del subcontinente, e quello orientale allo stesso modo da parte dell'impero concorrente, e se qualche piccola chance di affrancamento c'è stata, vedi la Francia di De Gaulle o la Jugoslavia di Tito, alla fine degli anni Sessanta e all'inizio dei Settanta, in concomitanza con la débâcle degli USA in Vietnam e il loro sputtanamento a livello mondiale (e sotto questa luce andrebbero viste le trame oscure che, partendo dalla morte di Mattei nel 1962, stanno dietro agli attentati, alle stragi e al terrorismo nostrani, e lo stesso vale in tono minore per la Germania), ogni illusione è caduta nel 1989 insieme a quella del "Muro": non potrà mai esservi altra Unione se non sul modello economico, sociale e culturale americano. Altro che Tsipras, come stiamo vedendo, o "Podemos", o M5S. Figurarsi Landini...

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