domenica 22 marzo 2015

I Superpoteri dei Supereroi SPIrla

E' con grande sprezzo del ridicolo che da qualche settimana è partita a tambur battente la campagna per il tesseramento allo SPI, il sindacato pensionati della Grande CGIL, che già da anni ha più iscritti tra gli ex lavoratori che tra tutte le categorie di dipendenti pubblici e privati attivi messe insieme. "Gli iscritti della CGIL sono lo specchio del nostro Paese" è il ritornello che ripetono, con qualche variante, dirigenti e funzionari dell'organizzazione. Un Paese di citrulli, rincoglioniti, arteriosclerotici, sprovveduti, a giudicare dalle voci tremanti, pavide, sottomesse che si odono nello spot che passa per le radio nazionali, specialmente durante le prime ore del mattino, quando si ritiene che gli anziani si aggirino per casa sistemandosi il pannolone in preda all'angoscia su come affrontare una giornata irta di ostacoli insormontabili, che solo grazie all'aiuto dei Superpoteri dei Guardiani dei loro diritti volgerà a buon fine. Nessuno mette in dubbio che gli ostacoli burocratici di cui è irta la strada per vedere riconosciuti i propri diritti, a cominciare da quello alla pensione (per quel poco che questo istituto resisterà) per finire a quello di pagare correttamente le tasse, siano insormontabili senza l'assistenza di uno specialista. E questo vale in generale in un Paese che non a caso ha il più alto numero di legulei, commercialisti, notai, mediatori e "aggiustatori" di ogni altro in rapporto alla popolazione, esclusa forse l'India. Ciò che non si dice è che sembrano creati ad arte per fornire una residua ragion di vita, grazie a servizi che lo Stato si rifiuta di fornire (vedi consulenza INPS che non sia per via telematica, e ne avremo la controprova a breve con i famosi modelli 730 precompilati), a organizzazioni sindacali pletoriche, che da decenni non rappresentano che una parte minoritaria del mondo del lavoro, dalla struttura elefantiaca quanto autoreferenziale che devono in qualche modo mantenere per portare a loro volta i dirigenti e i funzionari alla loro, di pensione. Nemmeno si dice che, per far funzionare patronati e CAF nei momenti di punta si ricorre a personale avventizio, sottopagato, perfino in nero, all'occasione. Esattamente come fanno le Coop, rosse o bianche che siano, lo stesso ministero del Lavoro oppure le varie ONG e associazioni di volontariato sociale del "Terzo settore", in altre parole il carrozzone della Beneficenza S.p.A.,  cui è demandata, in nome del principio della sussidiarietà tanto caro all'asse bersanian-ciellino, e quindi comunistiano, l'assistenza dei casi umani ed è delegata la gestione delle innumerevoli e spesso artate "emergenze" e che si avvalgono anche di surrettizie forme di "volontariato" concordate, guarda caso, col sindacato. Materia che meriterebbe un approfondimento e indagine non solo da parte di un'informazione che preferisce evitare di occuparsi di argomenti scomodi ma anche da parte della magistratura. Per il momento colgo l'occasione per rispedire al mittente uno spot pubblicitario insultante, che la dice lunga su come la SPI/CGIL considera quelli che pretende "tutelare".

1 commento:

  1. Grazie per la citazione con cui mi ricordi che è tempo per me di riprendere l'argomento ampliandolo con le più recenti notizie acquisite di prima mano dall'interno del carrozzone Beneficenza Spa.

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