mercoledì 10 dicembre 2014

Ma come si permette?


Il Paese è in disfacimento, lo Stato è presente, con i suoi sgherri nei vari rami di competenza, unicamente per proteggere chi lo ha ridotto in queste condizioni; governato da un esecutivo presieduto da uno che manco è stato eletto e che sta in piedi per una fiducia espressa da un Parlamento votato con una legge dichiarata incostituzionale; scoppia l'ennesimo bubbone putrido che svela una volta di più l'intreccio di corruttela e affari loschi di tutto il milieu politico-delinquenziale della capitale, di stampo ormai mafioso, e che vede coinvolto anche il partito di maggioranza relativa al governo nella città come a livello nazionale, e il presidente di questa repubblica di banane marce, rieletto in maniera abusiva pure lui e che da quel partito proviene, ha il coraggio di affermare che "la critica della politica e dei partiti è degenerata in anti-politica, cioè in una patologia eversiva". Cioè, gli eversivi sarebbero, per dire, quel 63% di emiliani che si è rifiutato di andare ai seggi alle ultime regionali? Quella maggioranza di italiani che si sono astenuti oppure hanno votato per chi, a suo dire, da un biennio avrebbe avviato "in Parlamento metodi e atti concreti di intimidazione fisica, di minaccia, di rifiuto di ogni regola e autorità, di tentativi sistematici e continui di stravolgimento e impedimento dell'attività legislativa delle Camere"? E' palese il riferimento al M5S, il cui unico merito da 22 mesi a questa parte è stato proprio quello di aver dato un senso al termine di opposizione parlamentare. Se persino questa è considerata eversiva da colui che dovrebbe essere il custode primo della legalità in questa nazione (e invece è il primo a tradire, nelle norme come nello spirito, la Costituzione a cui ha giurato fedeltà, tanto che è arrivato a sollecitare più volte i legislatori stessi a cambiarla) non c'è da stupirsi che la magistratura, di cui pure è capo, continui, solo per fare un esempio, ad accusare di terrorismo gli esponenti del movimento No-TAV, e di questo passo chiunque non ci stia e non si identifichi in quello scempio del concetto stesso di politica incarnato da questa genia di parassiti di cui Giorgio Napolitano è l'esemplificazione perfetta - non per niente l'hanno eletto per ben due volte al "colle più alto". Qui le affermazioni di Sua Maestà il Presidente. Attenzione: non si tratta dei  deliri di un vecchio rincoglionito ma di minacciose dichiarazioni di intenti. Questa gentaglia si sente circondata e si incarognisce sempre di più, quindi ora più che mai è tempo di stare all'erta perché diventa pericolosa, oltre che nociva.

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