lunedì 8 settembre 2014

Los camisados

Da destra a sinistra Vals (FRA), Renzie (ITA), Sanchez (SPA) Samson (OLA) POST (GER) e Madame PESC, F. Moscerini.

Pareva di assistere a un acto del Partido Justicialista aka peronista, invece che al discorso di chiusura dell'annuale Festa del partito comunistiano, dedicata a "L'Unità" (sì: il quotidiano decotto e fallito, chiuso ormai da oltre un mese per mancanza di lettori), a giudicare dalle immagini provenienti da Bologna e che oggi campeggiano sulle prime pagine della stampa italiota. Ecco, ci mancava soltanto Cristina Fernández de Kirchner, conosciuta a Buenos Aires come K, ossia la Kretina, accompagnata dal bolivariano Nicolás Maduro, il successore di Hugo Chavez, e magari perfino da Barack Obama, altro aficionado della camicia immacolata, per completare il gotha del "progressismo" globalizzato, parolaio, farlocco, velleitario quanto incompetente e soprattutto dannoso, ma il DeFirenzie ha dovuto accontentarsi dei rappresentanti continentali dei partiti "fratelli", tutti rigorosamente perdenti alle elezioni più recenti dei rispettivi Paesi, per potersi pavoneggiare ancora una volta e di più del 41% lucrato alle europee di maggio (sul 57% di elettori votanti) e rilanciare i suoi proclami roboanti quanto vuoti. Esito epocale del raduno è il Patto del tortellino. Alla panna. Montata. Visto che Matteo porta notoriamente sfiga, rimane la speranza che si compia al più presto il suo auspicio: "Senza Napolitano non si possono fare le riforme" e la grande mietitrice svolga con solerzia il suo compito prima che sia troppo tardi e scada il mandato dell'inquilino abusivo del Quirinale.

1 commento:

  1. Avanti popolo, se il pan ti manca, camicia bianca, camicia bianca la trionferà!
    Ecco la grande riabilitazione della compagna Gina Candè più nota col cognome prima del nome.

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