martedì 6 maggio 2014

Locke

"Locke" di Steven Knight. Con Tom Hardy (e voci di Olivia Colman, Ruth Wilson, Ben Daniels, Andrew Scott e altri). USA, GB 2013 ★★★★
Interno notte, auto (una BMW X 5), un cellulare, in viva voce, perennemente in funzione lungo l'ora e mezzo di percorso tra Coventry e Londra sulla M1, riprese in tempo reale e telecamere costantemente puntate sull'unico protagonista in video, un magistrale Tom Hardy nei panni di Ivan Locke, felicemente sposato, due figli, un costruttore che l'indomani   all'alba è incaricato di sovrintende a una gigantesca colata di calcestruzzo, la più grande mai avvenuta per usi civili in Europa, in un gigantesco cantiere nelle vicinanze di Birmingham, ma a causa di una telefonata che riceve non sarà nelle condizioni di essere presente. Quella a cui si assiste, nell'ora e mezzo scarsa che dura il film, è la distruzione della sua vita per come l'ha vissuta fino ad allora e, al contempo, una seduta di auto-psicoanalisi: un rapporto casuale con una donna mai amata né davvero cercata, Bethan, lo renderà padre nella notte e Ivan, che nulla ha lasciato al caso nella sua esistenza, decide fin dall'inizio la sua linea di condotta e anche in questa occasione procederà organizzando puntigliosamente ogni aspetto derivante dall'adempimento di quello che considera il proprio dovere, piuttosto che un destino, anche per regolare i conti con il proprio passato, o meglio con le proprie origini. Un thriller psicologico potente, incalzante, teso e inquietante senza che occorra una goccia di sangue né un accenno di violenza, neppure verbale. Un film notevole, acuto, ben girato ma soprattutto dotato di una sceneggiatura perfetta, anzi: cronometrica. Sorprendente e fuori dal comune. Da non perdere.

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