domenica 25 agosto 2013

Bufale chimiche

Per gentile concessione di Enzo Apicella
Siccome a proposito di un possibile intervento militare occidentale in Siria sembra di assistere allo stesso, identico format usato dall'amministrazione Bush dieci anni fa per giustificare l'attacco all'Irak (allora si trattava della "pistola fumante", ossia della prova, insussistente, dell'esistenza di "armi di distruzione di massa" a disposizione del regime di Saddam Hussein, come oggi riferendosi ad armi chimiche), mi chiedo per quale motivo pressoché tutti i media, ovvero i più micidiali "mezzi di distrazione di massa", insistano a riproporlo tale e quale, senza farsi venire alcun dubbio anche davanti a bufale conclamate. Probabilmente ritengono l'inclito pubblico in possesso di una memoria da pesce rosso, e quindi disposto a bersi quella versione che si vuol far passare per buona: si sa, una fandonia ripetuta all'infinito, come teorizzava il dottor Göbbels, diventa verità. Premetto che non ho alcuna particolare simpatia per la dinastia Assad, sia nella versione Hafez (padre) sia in quella Bashar (figlio), che succedette al primo nel 2000, ma constato che, fino alle rivolte del 2011, la Siria fosse un Paese piuttosto sicuro, dove le minoranze (numerose) erano garantite e i tribalismi sotto controllo; così come era l'Irak sotto il regime di Saddam Hussein: una paradiso rispetto al caos, alla macelleria quotidiana e alla miseria che lo affliggono oggi. Inoltre, Bashar al Assad, di educazione europea, godeva inizialmente di ampie credenziali "democratiche" in Occidente e viene quasi il sospetto che il caos sia stato scatenato proprio quando cercava di mettere in atto i suoi intenti riformistici: difficile farlo con "interlocutori" che, armati all'estero, scatenano una vera e propria guerra civile contro uno Stato di cui è legittimo presidente. Secondo le notizie diffuse a metà settimana, il governo avrebbe lanciato un attacco con gas chimici (Sarin) in una zona di Damasco adiacente a quella residenziale in cui abita prevalentemente la classe media filogovernativa causando un numero imprecisato di morti, specialmente bambini, comunque nell'ordine di diverse centinaia, proprio mentre nel Paese erano presenti ispettori internazionali inviati all'uopo e quando la situazione sta volgendo a favore del regime, considerate le spaccature e le guerriglie interne a un'opposizione tutt'altro che omogenea e unita negli intenti. Ora: Bashar sarà anche un despota, ma non è un deficiente. Per un elenco di obiezioni ben argomentate che, smascherando una serie di falsità e imprecisioni, conferiscono alla vicenda un sentore di bufala, potete aggiornarvi qui. Io ne aggiungo una mia personale. E' di oggi la notizia di una sorta di conferma della "strage chimica" da parte di una fonte "indipendente" e apparentemente attendibile come Medici Senza Frontiere, la quale asserisce che sono "circa 355 le persone che presentavano sintomi neurotossici" morte negli ospedali in cui opera la ONG (e 3600 il totale delle persone ricoverate nelle medesime strutture dal 21 agosto, data del presunto attacco chimico). Il che di per sé non vuol dire un accidente, perché non specifica né i luoghi né costituisce prova della responsabilità del governo ufficiale. Faccio però notare che MSF è legata a doppio filo a un certo Bernard Kouchner, che ne è uno dei fondatori, un personaggio così ambiguo e discusso che la sua credibilità è pari a zero. Già comunista sessantottardo, poi socialista di scuola mitterrandiana, dal 1999 al 2001 è stato "Alto rappresentante speciale dell'ONU nel Kosovo" (ma guarda un po': è un "azione militare stile Kosovo" quella che sta valutando l'amministrazione Obama...); è stato uno dei teorici del "diritto d'ingerenza umanitaria" (anche il nostro Adriano Sofri ha avuto un percorso simile, fulminato sulla via di... Damasco, che nel suo caso fu Pristina); nel 2003 si pronunciò a favore dell'intervento USA in Irak in nome della liceità delle guerre, per l'appunto, "umanitarie" fino a diventare ministro degli Esteri della Repubblica Francese sotto la presidenza Sarkozy (altro bel personaggio). Considerando la smania interventista dei nostri cugini tricoleurs in tutto l'universo panarabo (vedi Tunisia e Libia, i casi più recenti) perché dovremmo berci senza fare un plissé le cifre e le congetture propalate dall'organizzazione che non ha mai smesso di controllare e manipolare? Di certo da me non vedranno più un solo euro. E non me la bevo. 

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