giovedì 13 giugno 2013

Killer in viaggio

"Killer in viaggio" (Sightseers) di Ben Wheatley. Con Alice Lowe, Steve Oram, Eileen Davies, Tony Way e altri. GB 2012 ★★★½
Eros e Thanatos nelle Midlands: film estremamente british, è altamente sconsigliato a chi non sopporta le eccentricità, i vezzi, le ossessioni e il modo di fare degli inglesi, nonché il loro senso dell'umorismo tendente al macabro, a meno di non voler veder corroborati i propri pregiudizi. Il cliché è perfettamente rappresentato dai protagonisti, lei, la trentaquattrenne Tina, tiranneggiata da una madre odiosa e ipocondriaca, dal sorriso equino, lui dallo sguardo evasivo quando non è maniacale, entrambi rosso criniti, lui, Chris, finalmente l'amore, con cui parte per il primo viaggio della sua vita in roulotte (è detto tutto), una sorta di delirante viaggio nella memoria e nelle passioni di Chris appunto nelle Midlands, a cominciare dal museo dei tram, dove "per caso" causano la morte di un visitatore che getta cartacce per terra alzando il dito medio quando loro, scandalizzati dalla mancanza di rispetto del suo comportamento, lo redarguiscono. Da lì ha inizio una serie di omicidi particolarmente violenti a opera inizialmente di Chris e poi della stessa Tina, in un crescendo, tra sesso compulsivo e rivelazione del proprio io profondo, che li rende degli autentitici serial killer in nome dell'osservanza delle regole di un sistema e di un mondo che li ha esclusi e resi marginali e disadattati per primi, il tutto con una sorta di innocenza pur nella brutalità anche questa molto inglese, che li porta a vedere i loro crimini come una sorta di pulizia ecologica, perché l'eliminazione di persone "inquinanti" si può pur sempre vedere come una salubre riduzione di emissioni nocive. Tecnico con velleità da scrittore lui, psicologa non esercitante e perennemente dedita al lavoro a maglia (fantastico il completino sexy rosa con tanto di apertura strategica nella mutanda), concludono il loro itinerario insieme a un cane in crisi di identità in cime a un acquedotto romano: la scena finale, che lascia presagire un epilogo alla "Thelma e Louise", è a sorpresa. Bravissimi i due interpreti principali, autori anche della sceneggiatura, perfetto il commento musicale, ottima la fotografia, una commedia dark ironica, inconsueta, cattiva al punto giusto.  

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