venerdì 1 febbraio 2013

Romeo e Giulietta

"Romeo e Giulietta" di William Shakespeare. Regia, traduzione e costumi di Ferdinando Bruni; scene di Andrea Taddei; maschere di Giovenni De Francesco; duelli e risse a cura di Beniamino Caldiero. Con Alejandro Bruni Ocaña, Camilla Semino Favro, Ferdinando Bruni, Ida Marinelli, Luca Torraca,  Mercedes Martini, Fabiano Fantini, Nicola Stravalaci, Alessandro Rugnone, Emanuele Turetta, Francesco Folena Comini, Mauro Lamantia, Giacomo Marattelli Priorelli.  Luci di Nando Frigerio, suono di Giuseppe Marzoli. Produzione Teatro dell'Elfo in collaborazione con Estate Teatrale Veronese e AMAT. Al Teatro Elfo/Puccini di Milano fino al 24 febbraio
Può anche darsi che nei confronti degli "Elfi" io abbia una prevenzione in senso positivo: a loro devo il mio avvicinamento al teatro e il crescente interesse nella materia, forse perché sono coetaneo dei loro fondatori e sono cresciuto letteralmente a loro fianco. Però ai miei occhi si sono sempre confermati e in quarant'anni non hanno mai smesso di stupirmi, emozionarmi e coinvolgermi. Così è stato anche ieri sera per questa nuova edizione di "Romeo e Giulietta", che già l'aveva presentata quattro anni fa, dove cambia la coppia dei due protagonisti principali e l'ottimo Alessandro Rugnone viene "promosso" a Mercuzio al posto di Edoardo Ribatto, altrettanto efficace nel ruolo. Quest'opera di Shakespeare, forse la più amata dal pubblico e tutta basata su opposizioni: amore e odio, violenza e dolcezza, volontà e fatalità, linguaggio poetico e scurrile, è particolarmente congeniale a Ferdinando Bruni e nelle corde della compagnia che da sempre ha nelle proprie corde il tema del contrasto tra la purezza dei giovani e il rancido e corrotto mondo degli adulti, al centro di "Romeo e Giulietta" come di altre decine di opere messe in scena dall'Elfo fin dalle sue origini. Semplice ma sempre suggestiva la scenografia, come sempre grande impatto delle luci e sapiente uso del commento sonoro, gli attori vestono panni moderni e d'altronde sempre attuale è la arcinota vicenda, più complessa però di quel che sembra. Quel che colpisce sempre è la straordinaria compattezza della compagnia: a fianco di Bruni stesso nei panni del cinico Capuleti, uno straordinario Luca Torraca in quelli del Frate Lorenzo e Ida Marinelli in quelli inconsuetamente comici della balia, fa palestra un gruppo di attori sotto i trent'anni (il "Romeo" Alejandro Bruni Ocaña ne ha 22), che si muovono con la sicurezza dei veterani. N.B.: nessuno che reciti con il microfono attaccato alla bocca, sono sufficienti le tre prese audio sul palco, perché questa gente non ha problemi né di dizione né di volume di voce. Quasi tre ore si spettacolo che volano senza che ce ne sia accorga e come sempre grande riscontro da parte del pubblico. Quando il teatro da essere anche intrattenimento, e spettacolo tout court

Nessun commento:

Posta un commento