mercoledì 6 febbraio 2013

Quartet

"Quartet" di Dustin Hoffman. Con Maggie Smith, Albert Finney, Tom Courtenay, Billy Connolly, Pauline Collins, Michael Gambon e altri. GB 2012 ★★+
Ultima variazione sul tema della serie filmografia da ospizio che ha preso piede ultimamente nel sedicente "Primo Mondo", non tanto e non solo per buonismo "politicamente" corretto ma a causa dei cambiamenti demografici che stanno rapidamente cambiando il target dei fruitori di cinema, "Quartet" segna il debutto alla regia dl piccolo grande Dustin Hoffman con una pellicola garbata, malinconicamente briosa e a tratti moderatamente divertente, però scontata e poco incisiva. La esile trama, un recital annuale organizzato dagli ospiti di una casa di riposo per musicisti situata nella dolce campagna inglese per consentire alla stessa di proseguire nella sua attività, è pretesto per la "réunion" di alcuni mostro sacri della scena inglese, che interpretano i protagonisti di un'altra "réunion", dei quattro ex componenti di un celebre quartetto specializzato in arie verdiane (il recital si tiene nell'anniversario della nascita del maestro di Busseto). Ai tre di loro che già sono ospiti di Beecham House, la svanita Cissy, l'eterno discolo Wilf e il serioso Reggie, ancora ferito dal fallimento del suo matrimonio, si aggiunge la ex star del gruppo, la capricciosa e insopportabile Jean, che ancora conserva atteggiamenti da diva. Il film si dipana tra prove, imbarazzi e chiarimento tra gli ex coniugi, tentativi di convincere la "star" di partecipare all'esibizione, riflessioni sul tempo che passa e l'inevitabile happy end della riconciliazione tra Jean e Reggie. Insomma un film tutto sommato modesto, che non lascia il segno, in cui il merito del regista è quello, da bravo attore, di lasciare mano libera ai suoi colleghi e a un gruppo di veri ex musicisti e cantanti, perché sceneggiatura e regia sono pressoché assenti. 

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