sabato 4 agosto 2012

Mercati e mercanti sull'ottovolante



Lunedì l'indice Ftse/Mib segnava +2,8% e lo spread BTP/Bund era fissato a 464 punti, martedì -0,69 (470), mercoledì +0,27 (456), giovedì -4,67% (506), ieri +6,4% (466). I mercati, anzi il Dio Mercato che tutto regola, a sentire i suoi zelanti sacerdoti che ci guidano, sono in altalena più che mai in questo mese d'agosto, dove le oscillazioni sono ancora più accentuate per via del minore numero di scambi, esposti quindi più che mai alle scorribande della speculazione finanziaria. Tutto lascia presagire che ne vedremo delle belle da qui a settembre: insomma su e giù per le montagne russe come la settimana appena trascorsa.  Il tecnico che guida il governo in carica, uomo della provvidenza imposto dalla grande finanza via Unione Europea, Angela Merkel e, giù per li rami, il presidente golpista Giorgio Napolitano, martedì scorso, in una telefonata a "Radio anch'io" prima di partire per il suo ennesimo tour promozionale, col cappello in mano, tra Parigi e Helsinki, con sosta finale a Madrid, ha così provato a rassicurare i suoi sudditi con queste accorate parole: "E' un tunnel, ma la fine sta cominciando a illuminarsi, e noi e il resto d'Europa ci stiamo avvicinando alla fine del tunnel". Come dire quattro passi nel delirio: eppure non sembrava né bevuto, né fumato e nemmeno in preda all'acido. Gli tiene compagnia quell'altro genio che è il presidente della BCE Mario Draghi, che risulta aver affermato, mentre viene ascoltato come persona informata sui fatti il 24 gennaio del 2011 dal PM della procura di Trani Ruggiero, titolare di un'indagine su Moody's: "Bisogna fare a meno delle agenzie di rating, sono altamente carenti e discreditate". Pare di sognare: ma questo signore, allora governatore della Banca d'Italia, non è stato dal 2002 al 2005 vicepresidente di Goldman Sachs per l'Europa? E in quanto tale non aveva forse qualche familiarità con le più note agenzie di rating? Non se ne serviva, forse? E come vorrebbe provvedere, chiudendole con un atto di autorità? Con una legge? Ma non ci hanno raccontato in tutte le salse, lui tra i primi,  il dogma liberista? In fondo si tratta di previsioni, o se vogliamo recensioni, o anche"consigli per gli acquisti", basati su analisi tecniche. Cosa vorrebbe l'illustre dottor Draghi, abolire o fare a meno anche della matematica e della statistica in base alle quali le valutazioni delle agenzie di rating vengono fatte? Un'altra applicazione del dominante Pensiero Unico? Queste corbellerie non le dico io, sulla base di un sudato ma meritato 28 preso in un esame di Economia di quasi quarant'anni fa (però preparato sul Samuelson) e nemmeno un sedicente esperto di economia, così come di diritto, quale Eugenio Scalfari, per il solo fatto di aver fatto il bancario prima di dedicarsi alla fondazione di giornali e riviste, ma due luminari come l'ex rettore della "prestigiosa" università Bocconi nonché ex dipendente della Goldman Sachs e il suo collega Mario Draghi. 

2 commenti:

  1. ed intanto beccati un indovinello: chi è il Presidente dell' Ilva di Taranto? quel Bruno non mi è nuovo......
    il segretario

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  2. Come no: l'ex prefetto candidato con il consueto acume e senso dell'opportunità a sindaco di Milano da DS (al secolo PD) e SDI (ti ricordano qualcosa?) nel 2006 e che è riuscito a farsi trombare da Mestizia Brichetto Moratti; come capo dell'opposizione ha fatto il consigliere comunale per 6 mesi o poco più, diventa per altri 6 mesi "Alto commissario anti corruzione", per quel che questo incarico significhi in Italia, e passare poi direttamente all'Impregilo che lo ha dirottato su Napoli quale presidente della FIBE, che si occupa, guarda caso, dello "smaltimento" dei rifiuti, appena prima che si scatenasse il casino che tutti ricordiamo anche per come li gestiva. Mo' eccolo riemergere all'ILVA. Uno iettatore o uno spazzamerda buono per tutte le occasioni. Io lo candiderei alle primarie del PD: sia mai che quell'inutile partito finalmente sparisca!

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