venerdì 10 agosto 2012

La congiura della pietra nera

"La congiura della pietra nera" (Jianyu Jiangu) di Chao-Bin Su e John Woo. Con Michelle Yeoh, Woo-Sung Yung, Barbie Su, Xueqy Wang, Shawn Yue, Yiyang Jiang, Xiadong Xuo, Kelly Lin. Cina, 2010 ★★★
Per allietare la canicola estive niente di meglio di questo appassionante, colorato, intenso film wuxiapan, ossia una sorta di "cappa e spada"della tradizione cinese, che affonda le radici nella letteratura, proposto dalla friulana Tucker Film, specializzata nel proporre e distribuire pellicole dell'Estremo Oriente oltre che notevoli produzioni locali. A mettere la sua firma assieme al taiwanese Chao-Bin Su il maestro di Hong Kong John Woo, attivo anche a Hollywood e famoso anche in Occidente per Face/Off, autore quattro anni fa del bellissimo La battaglia dei tre regni dopo il suo rientro in patria: una garanzia e un marchio di fabbrica, come quello sulla confusione d'identità, che si ripropone in questo film. Che narra della caccia che la setta di assassini de La pietra nera dà ai resti di Bodhi, un principe indiano che ha contribnuito alla diffusione del buddhismo in Cina (il nome significa illuminazione), il cui corpo fu diviso in due parti. Una volta ricomposta nella sua interezza la reliquia, questa conferisce a chi la possiede poteri straordinari, tra cui quello di rigenerare gli organi. Una componente della setta, interpretata magnificamente dall'affascinante Michelle Yeoh, trova la parte mancante, ma vuole tornare dare una svolta alla sua esistenza con l'aiuto di un monaco buddhista e di un chirurgo che le procura un nuovo volto e la porta con sé nella capitale dove inizia una nuova vita. Lì trova un marito che ama e da cui è riamato (ma che si rivelerà essere il figlio di un ministro che aveva assassinato) e finisce per attirare su di sé e sui di lui le attenzioni dei componenti della dei suoi ex compagni di setta. L'aspetto feuilleton in versione medievale-orientale non poteva mancare, e così il wuxiapan è perfetto. Per chi apprezza il genere, un film da non perdere. 

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