mercoledì 21 dicembre 2011

Scongelati?

Milito tra Álvarez e Pazzini, il "Trio Lescano" dell'attacco nerazzurro tornato al gol
Nella notte più lunga dell'anno, quella del solstizio d'inverno, la Beneamata sembra aver tolto  dal surgelatore i suoi ibernati attaccanti ed essersi messa sulla linea di decollo, dopo una prima parte della stagione sconcertante. Il recupero della prima giornata di campionato, slittata alla vigilia delle festività natalizie per lo sciopero indetto dal sindacato calciatori in agosto, ha visto un'Inter determinata a conquistare i tre punti, all'attacco fin dall'inizio, schierata con due punte, il rientrante Forlan al posto di Milito, a far coppia con Pazzini e sulle ali Álvarez e Faraoni. Eppure è stato un buon Lecce, a parte la difesa ballerina davanti al pur valido Gabrieli, a passare in vantaggio al 20' con Muriel volato sul filo del fuorigioco a buttare in rete una splendida palla in verticale di Obodo dopo aver dribblato Lucio e Samuel. Da lì al pareggio di Pazzini, che anticipava Tomovic e Gabrieli in uscita al 34' su cross di Maicon (che finché ha fiato fa la differenza: poi gli subentra Nagatomo nelle incursioni in avanti) ci sono stati 4 legni da parte dei nerazzurri, a conferma che dall'inizio di questa annata anche la sfiga ha avuto la sua parte: palo e traversa di Forlan, un'altra traversa di Pazzini su cross di Maicon, infine deviazione sul palo di Samuel di testa. Nella ripresa Ranieri inseriva Cambiasso per Faraoni e Milito per Forlan e il "Principe" interrompeva un digiuno di tre mesi con un gol dei suoi, con finta, raccogliendo un lancio di Álvarez al 4'; per poco non ne segnava un altro, parato da Gabrieli: si è mosso bene. Il Lecce non demordeva e per un quarto d'ora metteva sotto i nerazzurri, la cui difesa ballava alquanto (Lucio soprattutto non era in serata) finché Ranieri non sostituiva Pazzini con Obi al 27' e la musica cambiava nuovamente: un minuto dopo era Cambiasso a siglare il 3-1 su cross da sinistra di Nagatomo dopo azione insistita e ancora il piccolo grane Yuto, ormai un beniamino dei beneamanti per la sua generosa caparbietà (e le buone doti di piede: abbiamo finalmente in squadra gente che sa fare dei lanci: se le punte sono ispirate, hanno pane per i loro denti) e al 36' segnava anche Álvarez, alla sua prima rete nel campionato italiano, che era stato relegato sull'out destro perché in preda ai crampi, sempre su lancio da sinistra di Nagatomo. Lui e il giapponese i migliori in campo, poi Juilio Cesar e il sempiterno Zanetti. Un po' sotto tono Motta, che ha cercato disperatamente di farsi ammonire per scontare poi la squalifica nel prossimo turno casalingo col Parma il 7 di gennaio: in quello successivo c'è il derby, ospiti dei cugini... Guida, che ha arbitrato dignitosamente, non ha voluto sentirci e non gli rimaneva che segnare per festeggiare togliendosi la maglia: in tal caso l'arbitro avrebbe dovuto estrarre il cartellino giallo! Forse è il caso di fare prolungare al buon Thiago le vacanze natalizie in Brasile. Ridendo e scherzando, siamo a otto punti dalla vetta, a sei dalla "zona Champions" ed è ornato in attivo, per la prima volta dall'inizio della stagione, il bilancio delle reti fatte e subite: siamo a +3. Rimaniamo in fiduciosa attesa del rientro di Snejder.

Nessun commento:

Posta un commento