sabato 10 novembre 2007

La città, le statue e i cani


RESISTENCIA - L'arrivo nella capoluogo del Chaco, una delle Province più povere dell'Argentina, che si estende a sud del confine col Paraguay fino alla confluenza tra il fiume omonimo e il Paraná, che si fondono poco a Nord della dirimpettaia Corrientes, non è avvenuto sotto i migliori auspici: c'erano stati nubifragi per tutta la notte avevano dievlto riempito la città di pozzanghere che sembravano stagni, divelto alberi, sparso foglie e fango ovunque. Cielo plumbeo, nuvole ad altezza d'uomo, si potrebbe dire. Inoltre stanchezza e umore cupo. Il primo impatto è stato quindi con una città semideserta e all'apparenza trascurata. Resistencia ha origine nel 1750 come reducción gesuitica, e la rapida crescita fu dovuta alla lavorazione del tannino, utilizzato nella concia delle pelli e che viene estratto dal quabracho (letteralmente spezza-ace) di cui era ricca tutta la regione del Chaco, il quale venne di fatto colonizzato e deforestato dai taglialegna di Corrientes, che alla fine ebbero ragione di questa boscaglia spinosa e impraticabile e di condizioni climatiche e ambientali decisamente avverse. Lo sviluppo agricolo della regione ha avuto luogo dopo il 1930 grazie alla produzione del cotone e del girasole, altre piante la cui coltivazione non richiede molta acqua, e grazie all'arrivo di coloni di origine prevalentemente centroeuropea. Resistencia, sul Paraná, ne è e dunque il capoluogo. Tra i nomi degli insediamenti attraversati questa notte proveniente da Salta, nomi programmatici come Pampa del Infierno, Rio Muerto, Pampa de los Guanacos e Monte Quemado. E a prima vista la capitale non promette meglio. Ma la sua sostanziale anonimità è riscattata dalla vitalità e dal buon carattere dei suoi abitanti e dal loro amore per l'arte, in particolare la scultura, e per i cani. Già gli argentini hanno una predilezione particolare per questi animali (per i cavalli una sorta di idolatria), da caccia o da difesa, ma qui si tratta di cani senza padrone, che più che randagi possono essere definiti degli anarchici, assolutamente socievoli e ragionevolmente puliti nonostante la vita da strada. Mi hanno ricordato i meravigliosi cani di Pantelleria, quelli che adottano i turisti "a tempo". Esemplare la storia di "Fernando", che tra gli Anni 50 e 60 aveva eletto come domocilio la centrale Plaza de Mayo, e aveva stretto amicizia con un banchiere che ogni mattina gli concedeva di entarre nel suo ufficio per fare colazione insieme. Divenne inevitabilmente la mascotte di tutta la città e alla sua morte la banda municipale suonò la marcia funebre e la città si mise a lutto. E' immortalato in una statua del noto scultore Victor Marchese situata prporio davanti alla Casa de Gobierno e la sua tomba si trova al Fogón de los arrieros, una curioso museo caratterizzato da una miscellanea di generi che funge anche da centro culturale, galleria d'arte e da bar. E qui veniamo alla scultura. Il fondatore del locale, che dal 1943 a oggi è il centro propulsivo della vita artistica cittadina e regionale, Aldo Boglietti, fu anche colui che promosse l'immagine di Resistencia come museo all'aperto, per cui oggi si possono vedere oltre 300 opere scultoree assolutamente eterogenee sparse per tutte le vie del centro: si va dal figurativo al sacro, all'astratto, al commemorativo (Eva Perón) e non manca naturalmente l'esemplare equestre: San Martìn nel mezzo della Plaza 5 de Mayo, che occupando ben quattro cuadras (isolati) risulta essere una delle più estese di tutto il Sud America. Ma Resistenca ha dato i natali, nel 1947, anche a uno dei più noti e validi scrittori argentini, Mempo Giardnnelli, conosciuto in Italia soprattutto per Luna Calda, Impossibile equilibrio, La rivoluzione in biclcletta e Il decimo inferno, tutti ambientati in un torrido e sonnolento Chaco, imporvvisamente scosso da passioni incendiarie ed eventi strabillianti e grotteschi. Purtroppo i lavori di sistemazione del palazzo in cui ha sede la sua Fondazione letterararia siano attualmente fermi per mancanza di fondi. Un peccato perché il personaggio è una fucina di iniziative e la vita culturale della città ne avrebbe ulteriore giovamento. Nel tardo pomeriggio, spazzate le nubi dal fresco vento del sud, con il cielo sereno e un tramonto mozzafiato anche Resistencia è apparsa più bella e qualsiasi malumore non può che essere passeggero, come le nuvole di stamattina!

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